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mercoledì 20 giugno 2012

Wing Chun - Il metodo

Wing Chun - Il metodo

La posizione più importante e caratteristica di questo stile è Erzi Qian Panma (due caratteri del mezzo cavallo ferrato).


posizione Erzi Qian Panma nella forma Siunimtao
 

Nell'immaginazione collettiva, tipici del Wing Chun sono i pugni a catena: pugni di tipo verticale, ossia con dorso della mano parallelo all’asse del corpo, portati in rapida successione che mirano a seguire l'avversario colpendolo ripetutamente finché non è in grado di opporre resistenza. Tuttavia il Wing Chun contempla praticamente tutti i tipi di pugni, allenati sistematicamente per risultare funzionali sia in contatto che ad una distanza maggiore, con un uso più dinamico delle braccia chiamato spesso "frusta", che consente al braccio di scaricare potenza dal corpo in qualsiasi posizione si trovi. Anche per quanto riguarda i calci, in realtà è presente ben più di quanto sembra, mentre applicativamente vanno solitamente impiegati ad altezza medio-bassa, anche se in certe situazioni nulla vieta un calcio al viso, altezza che viene comunque allenata per ragioni d'esercizio.
Le armi tradizionali del Wing Chun sono il bastone, con la forma Look Dim Poon Kwan ed i coltelli a farfalla, con la forma Bart Cham Dao. Nelle scuole di Wing Chun incompleto, lo studio delle armi è però solitamente limitato ai livelli più avanzati poiché secondo la loro visione il combattimento a mani nude è considerato estremamente più importante. Pur trovando le sue origini principalmente negli stili animali di Shaolin (Wuxingquan), nel Wing Chun non vi sono espliciti richiami al mondo animale, ma il tutto è rapportato ad una "nuova" entità, l'essere umano. Peculiarità e specializzazione tipica del Wing Chun è il "contatto", ovvero un utilizzo della percezione tattile e cinestetica dell’azione, intenzione e biomeccanica avversaria a corta distanza. In questo caso attacchi e difese, azioni e reazioni, sono studiati "sentendo" l’avversario in contatto su di noi, solitamente ed inizialmente con le braccia, ma poi anche con gambe, spalle, busto e tutto il corpo; le reazioni durante il combattimento in contatto divengono geometricamente logiche ma soprattutto istintive e più rapide, in misura molto maggiore di quanto lo sarebbero in relazione ad uno stimolo di tipo puramente visivo. Ovviamente tutto questo si fonde in maniera omogenea ed a seconda delle necessità con il combattimento senza contatto.
Non esistono "mosse" o "trucchetti", si creano delle basi tecniche da combinare inconsciamente a seconda delle necessità. Le tecniche singole non sono così numerose: l’idea, un po' come nella boxe occidentale, nella muay thai etc. è "minimo sforzo - massimo risultato", ovvero sviluppare reazioni il più possibile universali e che quindi abbisognano di meno "strumenti" possibili, da qui il detto secondo cui nel Wing Chun ogni tecnica non è altro che la deformazione di un pugno ed è unicamente uno strumento valido nella misura in cui lo è l'applicazione dei principi insegnati al corpo tramite gli esercizi dello stile.
I movimenti risultano esteticamente poco attraenti e per nulla acrobatici. Si riducono al minimo, sfruttando al massimo le proprie energie, amplificate e trasmesse dall’adeguato effetto leva fornito dal giusto uso del nostro corpo. Non esistono fantasie come calci volanti, urla o mistiche e nebulose pratiche esoteriche, soltanto praticità totale supportata da allenamento continuo. A differenza di altre scuole che cercano di inculcare varie filosofie etico-morali (Wude), il WingChun, in contrasto con la tradizione Shaolin da cui pretende di provenire, trasmette soltanto la comprensione del bisogno di continuo allenamento, vera via verso la padronanza di qualsiasi attività. Infatti, una buona traduzione di “Kung Fu” può essere “maestria” oppure “duro lavoro”.
e di quello armato, mentre in realtà, almeno per quanto riguarda la corrente Ip Man, le armi non sono considerate come tali ma vengono usate in maniera sistematica come potenziamento attraverso specifici esercizi dello stile già a partire dalla seconda forma, Chum Kiu. Successivamente, le forme ad esse dedicate, in realtà sono livelli di affinamento di tutto il Wing Chun praticato fino ad allora.

I principi del Wing Chun



"linea_centrale.jpg"
principio della linea centrale
Gli otto principi del Wing Chun creano un sistema di difesa aggressiva che consente di adattarsi immediatamente ai movimenti, la forza e al modo di combattere di un aggressore. Questi principi sono estremamente semplici. Ciononostante richiedono anni di pratica nelle forme del Wing Chun, nel Luk Sao, nel Chi Sao e soprattutto nel Go Sao con un insegnante preparato, per consentire al corpo di acquisire questi riflessi e capirne le applicazioni in situazioni reali.


Oltre gli otto principi esistono altri principi altrettanto fondamentali:
  • Il principio della linea centrale
  • Il principio di simultaneità (difendere e attaccare allo stesso tempo)
  • Il principio del cuneo
  • Il principio della "raffica continua"
  • Il principio della molla
  • Il principio dei quattro cancelli
  • Il principio del gomito fisso (teoria del gomito nascosto e teoria del gomito raccolto)
Alcuni di questi princìpi si compenetrano. A seconda della scuola di provenienza alcuni princìpi potrebbero sussistere e altri no, oppure taluni potrebbero essere concettualmente compresi in altri. Probabilmente i più noti, comunemente accettati e usati sono i primi tre (Linea centrale, Simultaneità attacco/difesa, Cuneo).
A ben vedere i princìpi sono caratteristici di questo stile. Queste "linee guida" hanno nella pratica del Wing Chun la stessa valenza della correttezza delle tecniche. Nel Wing Chun non possono sussistere tecniche senza princìpi.
Qui di seguito vengono riportati i principi del Wing Chun nella formulazione di Keith R. Kernspecht:

Principi di combattimento

Se la strada è libera avanza
Avanzare coperti andando a bersaglio è il principio di base. Se l'avversario non è a sua volta coperto bene dalla propria guardia, verrà colpito subito negli organi vitali.
Se la strada è chiusa "appiccicati" all'avversario
Se l'aggressore cerca di reagire non bisogna lasciargli l'opportunità di staccarsi e organizzare un contrattacco. Perciò attaccatevi a lui come un guanto, non lasciategli il tempo di retrocedere e organizzarsi, ma continuate ad attaccarlo.
Se l'avversario avanza, cedi
Normalmente un aggressore è fisicamente più forte della sua vittima, per questo nel Wing Chun ci si allena ad avere la meglio su forze superiori alla nostra. Il Chi sao insegna semplicemente a "svuotarsi" quando un attacco è troppo forte, e a reagire cambiando il proprio angolo e la propria posizione rispetto all'avversario.
Se l'avversario indietreggia seguilo
Anche se un nostro attacco viene evitato, ne segue immediatamente un altro - Il Chi sao allena i riflessi a sentire immediatamente qualunque "buco" nella difesa dell'avversario e ad approfittarne immediatamente, senza esitazione.

Principi di forza

Liberati della tua forza
Occorre essere rilassati, non tesi, per muoversi con fluidità e reagire alle azioni del proprio aggressore. Dando per scontato che non possiamo vincere lo scontro con i muscoli, la nostra stessa forza non deve diventare un freno, bensì dobbiamo lasciare la muscolatura rilassata, per poterci muovere nella maniera più continua e veloce possibile.
Liberati della forza dell'avversario
Questo è spiegato bene nel terzo principio di combattimento. Quando un aggressore cerca di usare la forza per avere la meglio, non bisogna cercare di opporsi con altrettanta forza, ma bisogna invece far andare a vuoto la forza di chi aggredisce, per poi usarla contro di lui (come dice il principio successivo).
Usa la forza dell'avversario
Con l'allenamento si impara che, assorbendo la forza dell'avversario, il nostro contrattacco diventa molto più potente, perché incameriamo la sua energia nei nostri arti, come molle che vengano compresse; siamo poi in grado di restituire tale energia una volta che queste "molle" vengano rilasciate.
Somma la tua forza alla forza dell'avversario
Oltre all'energia incamerata dal contatto con l'aggressore, nei nostri colpi scarichiamo anche tutta la forza che abbiamo a disposizione.

Le forme del Wing Chun

Solitamente le forme del Wing Chun sono 6, almeno nella corrente Ip Man (che in realtà prevede anche altro tra cui la forma delle gambe). Le prime tre si eseguono a mani nude; la quarta all'uomo di legno; la quinta con il bastone lungo; la sesta con i cosiddetti "coltelli a farfalla".
Ecco una panoramica con i relativi nomi in uso:
  1. Siu Nim Tau ("Piccola Idea")
  2. Cham Kiu ("Braccia a Ponte")
  3. Biu Tze ("Dita che trafiggono")
  4. Muk Yan Chong (Uomo di legno)
  5. Luk Dim Boon Kwun (bastone da 6 punti e mezzo)
  6. Bart Cham Dao (coltelli a farfalla)
Ip Man come detto insegnava anche la forma delle gambe:
  • Sap Lok Gerk Fat (composto da 16 calci)
Molto spesso poi oltre a questo vengono insegnate altre forme come l'utilizzo del Qigong; vediamone alcune:
  • Cheun Quen (Pugno a freccia)
  • Sar Pao Quen (sacco a muro)
  • Qigong Tao Quen (Qigong)

Termini di Wing Chun

Trascrizione
della pronuncia cantonese
Caratteri semplificati
Caratteri tradizionali
Cantonese(Trascrizione in Yale)
Mandarino(Trascrizione in Pinyin)
Significato(in italiano)
bong sao
膀手
(come semplificati)
bong sau
bǎngshǒu
mani ad ala
cham/jam sao
沈手
沉手
cham sau
chénshǒu
mano che si immerge, mano pesante, mano profonda, mano che affonda
chi sao
黐手
(come semplificati)
chi sau
chǐshǒu
mani appiccicose,mani incollate
fook sao
伏手
(come semplificati)
fuk sau
fúshǒu
mano di controllo/ che controlla, Mano a ponte
gaun sao
耕手
(come semplificati)
gang sau
gēngshǒu
mano che devia tagliando
gerk
geuk
jiǎo
gamba
jut sao
窒手
(come semplificati)
jat sau
zhìshǒu
mano che strappa
huen sao
圆手
圓手
yun sau
yuánshǒu
mano che compie un movimento circolare
kuen
(come semplificati)
kyun
quán
pugno
lap sao
拉手
(come semplificati)
laap sau
lāshǒu
mano che tira afferrando
man sao
问手
問手
man sau
wènshǒu
mano che cerca/chiede
pak sao
拍手
(come semplificati)
paak sau
pāishǒu
mano che devia schiaffeggiando
sao
(come semplificati)
sau
shǒu
mano
sifu
师父
師父
si fu
shǐfù
maestro e padre, si collega al concetto che il proprio maestro diventa genitore.
si-gay




sorella maggiore
si-hing




fratello maggiore (titolo onorario)
tan sao
滩手
攤手
taan sau
tānshǒu
mano che devia aprendosi/mano che devia mostrando
wu sao
护手
護手
wu sau
hùshǒu
mano che protegge/difende


Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Wing_Chun

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